117.425 euro a 282 disoccupati in 12 mesi da Diocesi e Caritas Vittorio Veneto: con il progetto “Cinque Pani Due Pesci” la Chiesa offre opportunità di lavoro e rispetto della dignità personale. Nel 2016 130 mila euro per progetti di contrasto alla crisi, dal 2012 a oggi aiutate 1113 persone
La crisi economica forse morde meno di qualche mese fa, ma l'impegno della Diocesi di Vittorio Veneto e della Caritas per chi è senza lavora o ha patito maggiormente le conseguenze della crisi non è finito.
Nell'intero 2015 la Caritas diocesana ha ricompensato con 117425 euro l'impegno nel lavoro e il bisogno di aiuto economico di 282 persone attraverso Cinque Pani Due Pesci. Con questo progetto Caritas offre un sostegno economico di 500 euro (compresi gli oneri assicurativi e previdenziali ) a persone in difficoltà chiedendo in cambio – per rispettare la dignità di chi riceve l'aiuto - un impegno lavorativo a tempo in una delle tante strutture partner del progetto. Un impegno che, nei casi più problematici, la persona può ripetere ogni 6 mesi.
DA CONEGLIANO A SACILE, L'AIUTO CARITAS IN 46 COMUNI DIVERSI
Le 282 persone aiutate da Cinque Pani Due Pesci nel 2015 hanno questa provenienza: 46 di Conegliano, 37 di Vittorio Veneto, 30 di Motta di Livenza, 22 di Ceggia, 18 di Sacile, e così via, coinvolgendo complessivamente residenti in 46 comuni della nostra diocesi.
Sono di nazionalità italiana 114 persone su 282, cioè il 40%. Seguono: Marocco (44 persone, 16% del totale), Nigeria 19 (7%), Albania 18 (6%), Senegal 14 (5%).
IL 30% DI CHI CHIEDE AIUTO HA PIU' DI 50 ANNI
Il 30% delle persone che hanno chiesto aiuto a Cinque Pani Due Pesci nel 2015 (85 su 282) ha più di 51 anni, a conferma di come sia difficile la situazione di chi perde il lavoro quando non è più giovane. Il 59% dei richiedenti ha tra i 30 i 50 anni, il 56% è sposato o sposata, il 57% è uomo.
76 PARTNER DEL PROGETTO, TRA CUI 28 PARROCCHIE
In cambio del sostegno economico Caritas, i 282 beneficiari hanno svolto vari tipi di lavori, scelti in base alle competenze di ciascuno di loro e alle opportunità a disposizione. In circa un terzo dei casi si è trattato di lavori di pulizia, stiro, lavanderia. Molte però anche le opportunità di lavori di muratura o dipintura, oppure di giardinaggio.
Nel 2015 sono stati 76 i partner del progetto: 28 parrocchie, 20 cooperative, 6 scuole, 6 istituti religiosi, 15 privati e 1 Comune. A tutti va il ringraziamento di Caritas per la collaborazione: senza di loro non sarebbe stato possibile dare lavoro, dignità e sostegno economico a 282 uomini e donne.
PARROCCHIE, ENTI E PRIVATI SOSTENGONO IL PROGETTO
I fondi di Cinque Pani Due Pesci per l'anno 2015 sono arrivati anzitutto dalla quota di fondi raccolti con l'8 per mille alla Chiesa Cattolica che tramite la Cei arrivano alla Diocesi di Vittorio Veneto.
Le parrocchie e il contributo personale del vescovo hanno aggiunto altri 19.981 euro, privati cittadini hanno offerto 4585 euro, da enti vari sono arrivati contributi per 7055 enti. Anche alcuni Comuni hanno messo a disposizione dei contributi quando Cinque Pani Due Pesci ha coinvolto propri cittadini. A tutti va il ringraziamento di Caritas.
130 MILA EURO CONTRO LA CRISI ECONOMICA, L'IMPEGNO CONCRETO DELLA CHIESA VITTORIESE NEL 2016
Anche nel 2016 prosegue l'impegno concreto della Chiesa vittoriese per chi non riesce a trovare un lavoro e a mantenere sé e la propria famiglia. In particolare, lo stanziamento della Diocesi ai progetti seguiti dalla Caritas è di 130 mila euro: la maggioranza, 90 mila euro, per Cinque Pani Due Pesci (già 71 le persone aiutate tra gennaio e marzo), poi 10 mila euro sono per i centri d'ascolto Caritas nelle foranie per progetti locali e 30 mila per il Progetto Inserimento Lavorativo, realizzato in collaborazione con la Provincia e le associazioni di categoria del mondo del lavoro.
P.I.L., attualmente in corso, permette a persone in difficoltà economica di iniziare a lavorare in azienda, con l'obbiettivo che possano poi guadagnarsi un'assunzione vera e propria.
“Cinque pani e due pesci” prosegue dal 2012. Finora ha dato un'opportunità di lavoro e un sostegno nelle difficoltà a 1113 persone: 41% italiani, e poi di altre 43 nazionalità di 4 continenti.