amatriceLe offerte raccolte nelle messe di domenica 18 settembre e nelle prefestive di sabato 17 settembre andranno tutte a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto che ha colpito il Centro Italia.

Quanto raccolto verrà utilizzato dalla Delegazione Caritas Nordest (cioè di Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia) seguendo le indicazioni delle Caritas e delle chiese locali, in collaborazione con Caritas Italiana.

Dopo i recenti terremoti all'Aquila o in Emilia Romagna Caritas ha utilizzato le offerte raccolte in questo modo:

  • 50% per interventi di emergenza o ricostruzione e consolidamento di strutture come centri di comunità, oratori o scuole
  • 25% per sostegni a famiglie o imprese, come ad esempio microcredito
  • 25% per le situazioni più fragili: disabili, stranieri, anziani

Puoi scegliere di contribuire all'impegno Caritas per i terremotati di Amatrice, Accumoli, Arquata e la zona circostante anche con un'offerta a Caritas diocesana di Vittorio Veneto :

  • sul conto presso Banca della Marca, iban IT61Q0708462190012001320740
  • sul conto presso Unicredit, iban IT53Y0200862196000004167988

Nella causale del bonifico indicare "terremoto 2016".

Grazie in anticipo, e di cuore!

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Qui di seguito il testo integrale del comunicato stampa di Caritas, che spiega anche come sono stati usati i fondi raccolti dopo i terremoti dell'Aquila

 

 

COMUNICATO DELLA DELEGAZIONE CARITAS NORDEST (che comprende anche Caritas Vittorio Veneto)

A seguito del sisma che ha colpito il centro Italia, le Caritas diocesane del Nordest (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli) si sono già mobilitate per una raccolta fondi che culminerà nella colletta nazionale indetta dalla Cei per domenica prossima, 18 settembre.

Quanto raccolto, sulla scorta di un’esperienza ormai ultradecennale, sarà utilizzato dalla Delegazione Caritas Nordest seguendo le indicazioni delle Caritas e delle chiese locali, in collaborazione con Caritas Italiana.

Il criterio di suddivisione utilizzato in questi anni è che i fondi vadano a coprire per il 50% interventi di emergenza e ricostruzione/consolidamento (ad esempio centri di comunità, strutture di aggregazione, oratori, scuole… ), per il 25% sostegni economici di varia natura per famiglie e imprese (ad esempio microcredito) e il restante 25% dedicato a supportare le situazioni più fragili (disabili, stranieri, anziani, …) che in questi frangenti risultano ulteriormente affaticati.

Con questa modalità ad esempio – solo per ricordare le ultime calamità dell’Aquila e dell’Emilia - in Abruzzo la Delegazione Caritas Nordest (grazie agli oltre 4 milioni di euro raccolti) ha contribuito a costruire una scuola materna (a Roio), sei appartamenti per anziani, quattro centri di comunità (Pianola, Civita di Bagno, Bagno e Roio Poggio), al restauro della canonica di Roio Poggio e ad un progetto di microcredito. In Emilia e altre zone invece, con 1milione e 700mila euro, si è contribuito ad aprire 4 centri di comunità (Stuffione, Rivarino, S.Felice sul Panaro in provincia di Modena e Calto in provincia di Rovigo ), ricostruire un teatro parrocchiale (a Ficarolo in provincia di Rovigo) e ristrutturare un asilo a S.Felice sul Panaro. Inoltre si è coperto per 9 mesi il costo del noleggio di alcuni moduli abitativi per famiglie in attesa di alloggio nel paese di Camposanto.


Per favorire questa prossimità fatta anche di presenza fisica e umana (ricordiamo le decine di volontari Caritas presenti all’Aquila nei mesi successivi al terremoto), la Delegazione Caritas Nordest ha già avviato contatti con Caritas Italiana e le Caritas locali (in particolare le delegazioni Caritas di Umbria, Lazio e Marche) così da avere nel più breve tempo possibile indicazioni operative che permettano di strutturare progetti mirati ed efficaci per le singole comunità e in grado di costruire anche legami significativi, duraturi nel tempo.

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