La Bosnia è la guerra civile con le sue ferite, ma la Bosnia è anche secoli di convivenza tra cattolici, ortodossi e musulmani fianco a fianco, perfino negli stessi villaggi, in pace.

Hanno conosciuto entrambe le Bosnie, i volontari Caritas del campo di Banja Luka. E non poteva essere diversamente, visto che "La gestione dei conflitti" è il tema della "scuola di pace" che hanno vissuto ad agosto 2017.

Un uomo che ha perso nonna, zio e papà nella guerra civile ha mostrato ai nostri volontari la fossa comune in cui ritrovò i cadaveri dei suoi cari.

Il giorno dopo,però, i giovani sono andati su "I sentieri della speranza". Destinazione, Baljvine, un paese in mezzo alle colline, vicino a Jajce, dove convivono in pace serbi ortodossi e bosgnacchi musulmani... e così è sempre stato. Nella seconda guerra mondiale così come nella guerra degli anni Novanta, quando gli abitanti serbi di Bosnia del villaggio nascosero dalla furia dei soldati serbi di Bosnia i loro amici e compaesani musulmani. Quattro giorni li nascosero. Alla fine, i soldati serbi se ne andarono, e in quel villaggio non uccisero nessuno.

Il minareto della moschea resistette agli spari, e ancora oggi resiste. Proprio l'imam del paese ha incontrato i giovani italiani, assieme a un altro testimone di questa grande storia di pace.

Tutte le foto del campo a Banja Luka

La storia di Baljvine

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