caritas potatura unoDiciotto persone ora hanno una chance in più per superare la condizione di povertà, fragilità e disagio in cui si trovano in questa fase della loro vita.
Diciotto persone che spesso si sono sentite messe ai margini ora hanno visto come il loro impegno può portare risultati e ora hanno delle competenze spendibili sul mercato del lavoro.
Specialmente se qualcuno potrà aiutarli a cogliere le occasioni giuste.


Trentotto persone a fine gennaio hanno ricevuto il “diploma” per avere completato il corso di potatura organizzato dalla Caritas dell'unità pastorale di San Polo e rivolto a tutti gli interessati, dagli operatori del settore ai neofiti.
Di questi 38, 15 sono persone che ricevono aiuto da Caritas perché si trovano in concordizioni di povertà: un aiuto che ha la forma, ad esempio, della “borsa della spesa” settimanale. Vivono nella zona di San Polo ma pure a Oderzo, Conegliano, Susegana, Fontanelle. Il passaparola e i centri d'ascolto Caritas li hanno portati a questo corso, e si sono presi la responsabilità di partecipare.
Lo stesso hanno fatto anche tre richiedenti protezione internazionale, ospitati a Santa Lucia e a Oderzo.

A sostenere per loro la spesa del corso ci hanno pensato i dipendenti di un'azienda del Coneglianese che hanno dato a Caritas il frutto della loro raccolta fondi interna – una goccia oggi, una goccia domani- per la solidarietà. Un altro contributo è arrivato dalla Caritas diocesana.
Questi 18 uomini e donne sono venuti e hanno seguito il corso e ora hanno il diploma. Come loro, altri 20 che non sono né poveri né profughi ma semplicemente cercavano un'occasione di formazione.

caritas potatura dueTutti assieme hanno seguito le ottime spiegazioni del dottor Mariano Ruffoni (a cui noi di Caritas dobbiamo un grande grazie) e dei suoi collaboratori; tutti, a turno, hanno fatto pratica nei vigneti messi a disposizione da viticultori della zona (grazie anche a voi!).
Ora il corso è completato, le competenze ci sono.
Si tratta di trovare il lavoro.
Qualche primo contatto c'è già, qualche azienda ha promesso di mettere alla prova i diplomati, ma ovviamente non sarà un percorso in discesa.
“Per il passo successivo, cioè l'accompagnamento, speriamo di avere l'aiuto di altri, ad esempio i comuni”, spiega Gianfranco Fantuzzi della Caritas dell'unità pastorale di San Polo, che assieme a Bruno Tomasella ha seguito il progetto.
Poi spetterà alle 18 persone meritarsi il posto di lavoro e guadagnarsene l'onesta paga, mettendosi in gioco in prima persona per migliorare la propria condizione.

Questo corso di potatura è solo il più recente tassello dell'impegno Caritas, nell'unità pastorale di San Polo in particolare, a creare uno welfare che non sia solo un aiuto, ma dia a chi è povero strumenti per uscire dalla povertà: il progetto degli orti sociali, per esempio, esiste già dal 2014, come pure un precedente corso di potatura

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