Chi sono i poveri nella Diocesi di Vittorio Veneto?
Chi sono le persone che chiedono aiuto a Caritas bussando alla porta dei Centri d'Ascolto distribuiti tutto il territorio della diocesi?
Come possiamo provare ad aiutarli meglio?
Offre spunti e risposte su questi temi "La povertà nella diocesi di Vittorio Veneto: un'analisi sulla base dei dati raccolti da Caritas", tesi di laurea triennale in Statistica per l'Economia e l'Impresa che è valsa, lo scorso 22 marzo, il massimo del punteggio a Francesca Bosin, studentessa di Piove di Sacco.
A farle da relatore la professoressa di statistica economica dell'Università di Padova Mariangela Guidolin, originaria di Sacile.
Venerdì 10 maggio alle 18 nella sede Caritas all'interno del Seminario vescovile di Vittorio Veneto Bosin e Guidolin presenteranno i risultati della tesi, sviluppata in stretta collaborazione con Caritas Vittorio Veneto stessa, il suo personale ed i suoi volontari.
Alla presentazione, intitolata "La povertà nella diocesi di Vittorio Veneto:un'analisi sulla base dei dati raccolti da Caritas", parteciperà anche il direttore di Caritas Vittorio Veneto don Roberto Camilotti.
I dati che Bosin ha analizzato sono tratti dalle piattaforme virtuali Oscar e Ospoweb: qui Caritas inserisce i dati delle schede che i volontari dei Centri d'ascolto compilano ogni volta che una persona viene a chiedere aiuto. Un lavoro certosino (svolto nel rispetto della riservatezza dei dati personali) di cui ora si vedono i frutti: grazie al gran numero di dati, riferiti a circa un decennio di attività dei centri d'ascolto, si può avere un quadro un po' più preciso della povertà che bussa alle porte di Caritas.
Lo studio di Bosin evidenza, ad esempio, qual è la fascia di età che più frequentemente si rivolge a Caritas, e se si tratta più spesso di uomini o di donne, di persone sposate con figli o invece di chi vive solo. In conclusione Bosin fa alcune proposte sulle modalità di sostegno alla povertà, e su come migliorare le modalità di rilevazione dei dati.