Quali sono le motivazioni che spingono i volontari Caritas nella diocesi di Vittorio Veneto?

Quali le soddisfazioni, quali le fatiche?

In che modo Caritas diocesana può meglio sostenere i suoi volontari?

Per avere risposte che non siano mere sensazioni, Caritas Diocesana ha collaborato con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università di Padova, ed in particolare con la professoressa sacilese Mariangela Guidolin, per realizzare, tramite questionari, uno studio scientifico sui volontari Caritas.
I risultati di 100 di questi questionari – quelli compilati da volontari delle foranie La Colonna, Conegliano, Torre di Mosto, Pontebbana, Quartier del Piave- sono diventati il cuore della tesi di laurea triennale della lonicense Anna Laura Isolati.


“Più della metà dei volontari, il 69% circa, - spiega Isolati - sono donne, nonostante le donne inizino a fare volontariato in età successiva rispetto agli uomini. L'età dei volontari è solitamente superiore ai 61 anni, e il 76% di loro sono pensionati. Più di metà dei volontari svolgono altri servizi, e la maggioranza di loro, in particolare, si impegna in attività parrocchiali”.
Il questionario comprende anche una domanda aperta (cioè non con risposte predefinite tra cui scegliere) in cui i volontari possono esprimere liberamente le motivazioni del proprio servizio in Caritas.
“Per analizzare le risposte – spiega Isolati - si è deciso di effettuare un’analisi dei testi, per individuare le parole e le espressioni che più frequentemente vengono utilizzate (nelle risposte date dai volontari)”. I risultati sono nei due grafici che corredano questo articolo.

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“Abbiamo anche analizzato – scrive Isolati - la percezione che i volontari hanno del proprio servizio e degli aspetti organizzativi di Caritas. La valutazione sembra essere soddisfacente, tuttavia la maggioranza dei volontari sarebbe interessata a ricevere dalla Caritas diocesana più formazione”.
Emergono “la voglia di essere accompagnati da Caritas” e assieme “il desiderio di condividere i progetti Caritas con la comunità cristiana”.

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Infine, la soddisfazione personale dei volontari. “Quando un volontario percepisce di contribuire personalmente, seppur in minima parte, al benessere di chi chiede aiuto, si sente più soddisfatto. Anche il livello di coinvolgimento personale nell’attività di volontariato in Caritas sembra influenzare la soddisfazione dei volontari”. “I volontari più giovani sembrano essere più appagati, mentre sono i volontari anziani a mostrare i primi sintomi di insoddisfazione”.
Da Caritas un particolare ringraziamento alla professoressa Guidolin e alla laureanda Isolati per la disponibilità e l'impegno.
Nei prossimi mesi, sempre in collaborazione con l'Università di Padova, sarà completata l'analisi degli oltre 300 questionari compilati dai volontari Caritas di tutte le foranie. Al termine Caritas organizzerà un momento di restituzione dei risultati e condivisione con i volontari e con il territorio, per ragionare insieme di come aiutare i volontari ad essere, ancora di più, speranza per i poveri della diocesi di Vittorio Veneto.

In precedenza, sempre in forza della collaborazione con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università di Padova, la tesi di laurea di Francesca Bosin aveva analizzato le richieste di chi si rivolge ai centri d'ascolto Caritas.

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