Farsi vicino agli ultimi, questo è uno dei concetti più cari a Papa Francesco che anche Caritas ha sempre fatto suo nel servizio al prossimo sul territorio. E in queste parole ben si inserisce l’intenso e proficuo rapporto che da un paio di anni a questa parte si è instaurato fra Caritas Vittorio Veneto e il carcere.

Ne è il principale sintomo il fatto che, successivamente alla stipula dell’accordo fra Fondazione Caritas e il Ministero della Giustizia avvenuta nel 2020 per accogliere presso i propri servizi persone che devono svolgere lavori di pubblica utilità, sia cresciuta nel tempo la domanda di chi sceglie di scontare piccoli reati lavorando nelle strutture della Caritas diocesana a favore della comunità.

Ci sono diversi dati che testimoniano che le persone che scelgono questa via, ovvero la misura alternative al carcere, hanno una minor percentuale di commettere nuovamente reato rispetto a chi segue la via principale. E al termine di questa esperienza, che per lo più dura attorno alle 120 ore, il servizio si rivela il più delle volte significativo sia per chi ha scontato la propria pena, che in alcuni casi rimane all’interno di Caritas come volontario, sia per le persone che hanno incrociato con loro il proprio servizio.

Grazie alla sua molteplice rete, Caritas offre a queste persone la possibilità di dare il proprio contributo dai territori della cooperativa Terramica passando per casa Murialdo e alla Casa dello Studente, per citarne alcuni.

E grazie a questa sinergia, negli anni si è venuto a creare il gruppo “Il nodo”, un insieme di persone che si propongono di fare un servizio di volontariato a favore dei detenuti. La pandemia ha fermato i lavori del gruppo, che in questi mesi si sono confrontati e hanno avuto modo di conoscere e formarsi sulla realtà carceraria, ma presto spera di poter tornare attivo con regolarità. Già a partire da settembre la volontà sarebbe quella di svolgere il servizio alla liturgia della domenica mattina in carcere, curare l’accompagnamento dei detenuti in permesso e la sistemazione di vestiti per i detenuti.

Chiunque volesse prendere parte al gruppo può scrivere all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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