Sabato scorso, presso l’auditorium di Casa dello Studente di Vittorio Veneto, si è tenuto il convegno “Abitare il futuro. La comunità esplora le sfide e le opportunità dell’abitare del domani” organizzato dalla Fondazione Caritas Vittorio Veneto Onlus, la Fondazione di Comunità Sinistra Piave in collaborazione con Skopìa e Percorsi di Secondo Welfare.
L’incontro rientra nelle iniziative del Tavolo sul welfare di comunità avviato nel 2022 dalla stessa Caritas per interrogarsi sul tema dell’emergenza abitativa e portare ad una condivisione di servizi e funzioni per stimolare il concetto di un “abitare sostenibile” con l’obiettivo di condividere idee e sogni per una visione comunitaria capace di immaginare il futuro del territorio.
Hanno partecipato alla discussione Massimiliano Paglini, segretariogenerale provinciale della Cisl, alcuni rappresentanti della Cgil e dell’ Associazione Comuni Marca Trevigiana, la consigliera regionale Sonia Brescacin.
Nel corso della mattinata è stata restituita alla comunità la sintesi dei laboratori fatti con gli amministratori locali e le associazioni di volontariato per stimolare un riesame delle politiche territoriali e un approccio innovativo al welfare di comunità sul tema dell’abitare
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha fatto pervenire una lettera nella quale ha espresso il proprio plauso per le importanti progettualità messe in campo sul tema. “Le sinergie che la Caritas vittoriese ha messo in campo contribuiscono - ha scritto il presidente veneto – infatti, alla formulazione di risposte efficaci che, traendo spunto dal percorso sino ad ora tracciato, contribuiranno a delineare strategie sempre più mirate con le quali affrontare la crisi abitativa”.
“Il tema dell'emergenza abitativa è oggi una delle principali sfide che riguardano persone fragili, ma anche le più normali famiglie a basso reddito – afferma don Andrea Forest, direttore di Caritas diocesana e di Fondazione Caritas Vittorio Veneto onlus -. La risposta di fronte a questo scoglio non può che essere comunitaria, con il protagonismo di Enti del Terzo Settore, Amministrazioni locali e mondo dell'impresa: solo facendo rete si potranno trovare soluzioni creative e lungimiranti, che aiutino le comunità ad essere capaci e di inclusione e di cura”.
Il lavoro di squadra è stato svolto dalla Caritas Vittorio Veneto, con la Fondazione di Comunità della Sinistra Piave Ets, Terra Fertile, Coordinamento Volontariato Sinistra Piave odv, Centro Sociale Piazzoni Parravicini, Società di San Vincenzo De Paoli, ANFFAS, 12 Ponti, Rete di Cittadinanza Solidale, ANPI, Pastorale sociale, e accompagnata da Skopìa, società di Trento specializzata negli Studi di Futuro e nell’Anticipazione, e da Percorsi di Secondo Welfare, laboratorio di ricerca legato al Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano. A quest’ultimo hanno aderito anche diverse Amministrazioni Comunali – Vittorio Veneto, Revine Lago, Tarzo, Colle Umberto, Fregona, Cappella Maggiore, Sarmede, Cordignano.
Al termine della mattinata, Don Andrea Forest ha annunciato che fra i prossimi passi ci sarà la costituzione del Tavolo sul welfare di comunità come una realtà stabile ed ufficiale sul territorio.
Le parole dei protagonisti
“In un periodo caratterizzato da un contesto incerto, siamo chiamati ad operare in ambienti segnati da profonde trasformazioni – afferma Loris Balliana, presidente di Fondazione di Comunità della Sinistra Piave Ets - Ieri l’abitare era il cortile, oggi è la connessione tra individui via web. Domani potrà essere quello che ci prefiggiamo. È un convegno per accogliere ed eventualmente condividere il pensiero partecipato sul futuro della comunità. Mi sembra un passo considerevole».
«Non c'è un unico futuro già scritto, nemmeno per le questioni connesse con la residenzialità del Vittoriese! – afferma Antonio Furlanetto, amministratore di Skopia -. Ci sono più futuri possibili e alcuni possono essere preferibili. Bisogna avere il coraggio di affrontare i cambiamenti con una visione e un’attitudine sperimentale nel segno dell’inclusione, dell'attrattività e della sostenibilità».
“L’abitare è un tema che è stato per molto tempo ai margini delle politiche, ma oggi sta esplodendo – afferma Chiara Lodi Rizzini di Secondo Welfare -. Inoltre, se ne parla spesso solo per le grandi città, invece riguarda tutti. Pensiamo all’impatto di invecchiamento, migrazioni, spopolamento. È quindi interessante che anche in queste zone si attivino sperimentazioni”.
“Il Palazzo Piazzoni Parravicini, una volta ristrutturato, potrebbe diventare un progetto pilota dell’abitare inclusivo e collaborativo, accessibile a fragilità diverse (anziani, giovani, persone con disabilità, stranieri) – afferma Massimo Ciacchi, presidente della cooperativa Terra Fertile -, diventando propulsore di attività ed iniziative a favore del quartiere e della comunità vittoriese”.