È stato presentato negli scorsi giorni, presso la sede del Coordinamento Volontariato Sinistra Piace Odv di Vittorio Veneto, il progetto A.G.I.R.E., Attivare i Giovani ed Includerli nel lavoro di Rete degli Ets.
Il progetto, che avrà durata di 11 mesi complessivi, è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il tramite della Regione Veneto che ha indetto un bando denominato ‘Progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore, in attuazione all’accordo di programma 2022-2024. DGR n. 480 del 26 aprile 2023’ vedrà coinvolti molti enti territoriali.
A fare da capofila ci sarà l’associazione Volontariato Sinistra Piave Odv, che sarà sostenuta dalla Fondazione Caritas Vittorio Veneto, Psiche 2000, Anffas Sinistra Piave aps, associazione La Porta onlus, società San Vincenzo de Paoli consiglio comunale di Vittorio Veneto odv e Fondazione di Comunità della Sinistra Piave ets. Gratuitamente collaboreranno anche la Caritas diocesana di Vittorio Veneto e la cooperativa sociale Terramica. Assieme a loro prenderà parte anche al progetto anche la cooperativa sociale Itaca come gestore del servizio Operativa di Comunità dell’Uls2.
Ad essere coinvolti in questa iniziativa, che ha come obiettivo quello di rafforzare e diffondere sul territorio il volontariato arrivando a coinvolgere sempre più giovani, saranno 50 classi e oltre mille studenti appartenenti alle scuole e alle associazioni dei comuni di Conegliano, Pieve di Soligo, Vittorio Veneto, Codognè, Mareno di Piave, Cison di Valmarino, Tarzo e Cordignano.
LA PROPOSTA
Il progetto Agire chiede ai giovani di mettersi in gioco offrendo il proprio tempo libero per fare del bene per la propria comunità. Ogni ragazzo sarà chiamato a compilare un questionario per esprimere una propria preferenza; ogni volontario nel proprio percorso di servizio sarà sostenuto da volontari più anziani. Ad ogni volontario sarà richiesto un servizio di 20 ore; ad ognuno di essi potrà essere riconosciuto un rimborso spese di massimo 40 euro.
Molteplici le attività nei quali i ragazzi potranno sperimentarsi, fra le quali potranno essere di supporto a persone in condizione di fragilità o disagio sociale che lavorano o svolgono attività di tirocinio formativo nei laboratori di cucina, falegnameria, cucito e tessitura alla Casa dello Studente di Vittorio Veneto; attività di recupero di eccedenze alimentari e di distribuzione di generi alimentari nell’Emporio Solidale e i banchi alimentari (Tarzo e Pieve di Soligo) dell’associazione San Vincenzo de Paoli di Vittorio Veneto, nonché in alcuni dei Centri di ascolto Caritas; attività ludiche, educative e di socializzazione a favore dei minori ospiti nelle comunità alloggio dell’associazione La Porta; attività ludiche e di socializzazione, di accompagnamento all’indipendenza e l’autonomia a favore delle persone con disabilità e le loro famiglie realizzate da Anffas; attività di teatro, di socializzazione e di sensibilizzazione a favore del benessere psicologico delle persone, nell’ambito della salute mentale, organizzate dall’associazione Psiche 2000; attività di agricoltura sociale, con metodo di produzione biologico, della cooperativa Terramica e tirocini formativi o di orientamento a favore di minori a rischio o in situazione di dispersione scolastica.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
«Il volontariato soffre del non ricambio generazionale e della difficoltà di coinvolgere i giovani – ha affermato Giovanni Sollima, presidente del Coordinamento Volontariato Sinistra Piave Odv –. Inoltre, il volontariato giovanile è un pilastro fondamentale per lo sviluppo individuale e la costruzione di comunità solidali. Incoraggiare i giovani all'impegno volontario non solo nutre la loro crescita personale, ma contribuisce anche a coltivare una società più inclusiva, solidale e consapevole».
«Tra le forme di partecipazione per la costruzione del “bene comune” c’è certamente il volontariato: senza di esso perderebbe consistenza l’anima delle nostre comunità – ha aggiunto don Andrea Forest, direttore di Caritas diocesana e presidente di Fondazione Caritas Vittorio Veneto onlus -. Di fronte a una cultura oggi tendenzialmente individualista, in cui c’è poco spazio per la gratuità e per il servizio agli altri, puntare sul volontariato è investire sul futuro e sulla dimensione “umana” della nostra società».
«Il progetto nasce dalla volontà di sollecitare i giovani all’impegno nel volontariato, al farsi carico dei bisogni della comunità – ha dichiarato Oliviero Beni, vice presidente di Fondazione di Comunità della Sinistra Piave Ets -. Spesso si tende ad additare i ragazzi come svogliati, disinteressati, lontani da certe tematiche, ma se manca il dialogo con questi giovani e non si dà loro la possibilità di esprimersi, di dire la loro, di che idea hanno loro di volontariato, se ci – a noi adulti - manca la capacità di ascoltarli, non si stimola il coinvolgimento. Quindi è fondamentale agire, appunto, per sopperire a queste nostre mancanze e per innescare un cambiamento».