L’attacco terroristico di Hamas ad Israele dello scorso 7 ottobre ha cambiato ancora una volta gli equilibri politici e sociali della nostra società. L’ennesimo scontro, con diverse vittime anche fra i civili, ha portato nuovamente ad accendersi i riflettori sul pluridecennale conflitto israelo-paestinese.

Da quel momento in poi le pagine dei giornali e i notiziari ogni giorno propongono le notizie della forte crisi umanitaria che sta colpendo Gaza, i suoi territori limitrofi e tutti i civili presenti nel territorio. Le violenze, con il passare dei mesi, si sono poi diffuse anche nei territori della Cisgiordania e del Libano.

Fin da subito, la Diocesi di Vittorio Veneto si è spesa per portare il proprio aiuto alla Caritas Gerusalemme che fin dal principio della crisi ha portato la propria assistenza umanitaria ed economica nei territori palestinesi occupati. In particolare, nella Striscia di Gaza, la distribuzione degli aiuti è molto difficile.

Le diverse iniziative

Nel periodo dell’Avvento, la Diocesi di Vittorio Veneto ha svolto una raccolta fondi in favore del Patriarcato di Gerusalemme. In una prima tranche sono stati consegnati 24 mila 480 euro e dopo Pasqua ne verranno donati altri 9 mila.

Inoltre, in tutte le chiese della Diocesi, il 18 febbraio scorso, si è svolta la Colletta Nazionale Cei per la Terra Santa indetta dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, durante la quale sono stati raccolti poco più di 8 mila euro, che potrebbero aumentare poiché diverse parrocchie non hanno ancora versato quanto raccolto. I soldi, raccolti sono stati e verranno versati alla Caritas Diocesana che poi si occuperà di inviarli alla Cei.

La terza iniziativa riguarda il Centro missionario che, per l’iniziativa di Quaresima “Un pane per amor di Dio” ha previsto di inserire la terra Santa tra i destinatari di quanto raccolto.

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