Negli scorsi giorni, a Roma, la Caritas Italiana, ha presentato il Bilancio sociale 2023. Questo documento, pubblicato annualmente, vuole essere una finestra che la stessa Caritas apre agli stakeholders e a quanti vogliono conoscere meglio la sua struttura organizzativa e i vari fronti in cui è impegnata.
Da un punto di vista pratico invece, il bilancio rende noto su come Caritas impiega le proprie risorse. Come scritto nell’’introduzione al bilancio, “questa edizione del Bilancio Sociale vuole evidenziare come la Caritas sia un motore di animazione comunitaria capace di promuovere il senso di responsabilità sociale, intendendo per animazione quel processo che, infondendo vita, è in grado di generare un cambiamento. Un cambiamento che attraverso la formazione, i progetti e le opere, assume il volto della solidarietà concreta”.
Il 2023 della Caritas Italia
Nell’anno passato, Caritas ha rivolto grande attenzione a tema della pace e si è molto concentrata sui conflitti che si stanno svolgendo in varie parti del mondo. In particolare, il documento cita il conflitto di Gaza, quello ucraino, il Nagorno Karabakh, il Sudan, i terremoti che sono avvenuti in Turchia, Siria e Marocco e l’alluvione in Libia.
Accanto all’impegno internazionale, l’operato di Caritas è stato caratterizzato dalla propria, sempre presente e fondamentale, vicinanza agli ultimi, grazie alla grande collaborazione con le Caritas locali e i propri rapporti sul tema della povertà. Inoltre, Caritas si è spesa in alcuni progetti di microcredito, in attività a prevenzione della povertà educativa, è andata in aiuto a chi è in carcere e alle persone anziane non autosufficienti. Caritas ha portato aiuto anche dopo i vari fenomeni naturali che in Italia, nell’ultimo anno, hanno portato numerosi danni. In queste occasioni Caritas si è subito attivata nell'organizzazione di diverse raccolte fondi e prestando sul campo il proprio aiuto.
Nel 2023, Caritas Italiana ha raccolto, fra offerte e contributi, 69.786.776,52 euro, e ha sostenuto progetti e attività in Italia impiegando 44.521.960,28 euro (il 76,6 per cento), mentre 13.633.006,44 euro, il 23,4 per cento, all’estero.