Un anno fa a mezza giornata di viaggio da casa nostra è successa una tragedia che ha coinvolto 2,6 milioni di persone, ne ha uccise 70, ha causato 1 miliardo di danni, e pochissimi ormai se ne ricordano.
Non se n'è dimenticata la Caritas Italiana, che a un anno dalle terribili alluvioni in Serbia e in Bosnia Erzegovina ha diffuso un rapporto sulla ricostruzione, dal titolo “L'acqua è passata, i primi ponti sono ricostruiti”.Potete leggerlo qui sotto o qui.
Caritas Italiana ha raccolto e impiegato 563 mila euro di offerte e contributi dedicandosi alla ristrutturazione delle abitazioni, all'aiuto per far ripartire l'economia, alla promozione del volontariato e della solidarietà.
Anche la Caritas diocesana di Vittorio Veneto, che con i Balcani ha un legame ormai storico, prova a fare la sua piccola parte.
Venerdì 15 maggio, ad esempio, è partito da Vittorio Veneto un carico, e non è il primo, destinato alla Caritas diocesana di Banja Luka in Bosnia Erzegovina: 372 mobili e 49 materassi che entreranno nelle case delle famiglie maggiormente danneggiate dall'alluvione.
Inoltre anche quest'anno Caritas Vittorio Veneto offre ai giovani la possibilità di un'esperienza estiva a Banja Luka assieme ai giovani
bosniaci. Si chiama “A scuola con i diritti umani” e si svolge dal 18 al 29 agosto 2015, dividendo le giornate tra laboratori sui diritti umani e volontariato in casa di riposo, strutture di accoglienza per minori, famiglie colpite dall'alluvione.
Per informazioni contattare Caritas Vittorio Veneto allo 0438 550702 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.