Sono provvisoriamente ospitati alla Casa Toniolo di Conegliano, a cura della Caritas diocesana di Vittorio Veneto, quindici dei numerosi uomini di nazionalità afghana e pakistana che nel pomeriggio di mercoledì 17 sono stati scaricati lungo l'autostrada A4 nei pressi del casello di Cessalto, territorio della diocesi di Vittorio Veneto.

Sono stati i Carabinieri della compagnia di Conegliano a contattare la Caritas in merito alla possibilità di accogliere afghani e pakistani giunti in così precarie condizioni.
Per la prima notte, in condizioni di emergenza, la Caritas li ha ospitati nella sua stessa sede, in un'ala del Seminario di Vittorio Veneto, in spazi però inadatti allo scopo. Giovedì 18 gli uomini sono stati trasferiti alla Casa di accoglienza Toniolo di Conegliano che ha messo a disposizione una quindicina delle sue molte camere. Caritas sta fornendo ai neo arrivati l'assistenza necessaria, ma ha messo in chiaro da subito che si tratta di un'accoglienza soltanto temporanea.
Un altra parte del gruppo scaricato a Cessalto, invece, è stata ospitata a Ceggia (Ve), nella palestra della scuola elementare Collodi, con un intervento a cura di Comune di Ceggia, Caritas Ceggia e Protezione civile.
Questi uomini afghani e pakistani non rientrano nell'accordo di accoglienza dei cosiddetti "profughi" tra Prefettura e Caritas Vittorio Veneto, in base al quale una decina di persone alla volta viene ospitata e seguita in due strutture Caritas di Vittorio Veneto.
 

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