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Nel mondo e per il mondo
Lo sguardo di Caritas e il suo impegno pedagogico provano ad andare anche al di là del territorio della diocesi di Vittorio Veneto. Leggi tutto
In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri indetta da papa Francesco, Caritas Vittorio Veneto ha realizzato un piccolo libretto che dà voce ai poveri. Una serie di testimonianze di persone sole, senza lavoro, senza fissa dimora, senza amici raccolte attraverso gli operatori Caritas ed altre persone che si dedicano ogni giono ai più fragili, E pubblicate con la convinzione che "i poveri hanno molto da insegnarci", come scrive Papa Francesco nella Evangelii Gaudium.
“Da questa esperienza ho capito che per me è fondamentale che tutto quello che faccio abbia un senso. Ho capito che in futuro voglio impegnarmi, in qualche ruolo, nel sociale. Perché è questo che mi fa battere il cuore”.
Una mattina di pochi giorni fa Martina Tormena, 29 anni, coneglianese di Campolongo, fresca di dieci mesi di servizio civile con Caritas in Thailandia, è venuta a trovarci in Caritas Vittorio Veneto. E dopo avere regalato una calamita a forma di elefante, animale tipico locale, al direttore don Roberto, sorseggiando un caffè ha aperto il suo cuore. E ci ha spiegato, con le parole riportate sopra, in che modo il periodo da Casco Bianco Caritas le ha cambiato la vita, e la prospettiva sul futuro.
Nel video che vedete qui sopra ha raccontato come lei e gli altri due Caschi Bianchi Caritas hanno dipinto, e affrescato una parte della “Peace House” in cui si ritrovano per il doposcuola.i bambini della minoranza Moken, detti per il loro passato nomade “zingari del mare”, oggi alle prese con difficoltà economiche e sociali mentre intorno a loro si insedia l'industria del turismo. Al centro dell'affresco un albero, i cui fiori e frutti sono le colorate impronte delle mani dei bambini che ogni giorno arrivno
A Spirit Happening, festa dei giovani della diocesi di Vittorio Veneto svoltasi lo scorso 21 ottobre a Campomolino, ha portato la sua testimonianza Eleonora Segat (nella foto), di Colle Umberto, che raccontato l'esperienza dell'Anno di Volontariato Sociale con Caritas (vorresti farlo anche tu?), vissuta assieme all'amica Sara Giacomin Chavarro. Ecco un estratto dell'intervento di Eleonora.
"Noi dell'Anno di Volontariato Sociale abbiamo incontrato e lavorato con le persone richiedenti asilo o protezione internazionale, ospitate in vari alloggi messi a disposizione da Caritas nel territorio della diocesi di Vittorio Veneto.
Come è stato il rapporto con loro? Mi vengono in mente due episodi dal libro "Il piccolo principe " di Antoine de Saint-Exupéry: quando il piccolo principe incontra la volpe e la addomestica (o si lascia addomesticare da lei?); o quando il piccolo principe si prende cura della rosa (o è la rosa che si prende cura di lui?).
In entrambi i casi la relazione richiede tempo, pazienza, costanza e perseveranza. Le differenze linguistiche e culturali con i richiedenti asilo all'inizio sono state un po' difficili da superare, ma con il tempo e la volontà da entrambe le parti di venirsi incontro, i ragazzi che abbiamo incontrato si sono aperti con noi e ne sono scaturiti bei dialoghi che sicuramente ci hanno arricchiti.
Perché questo succedesse, è capitato di dedicare loro anche del tempo extra rispetto a quello previsto dal progetto: quando li incontravamo per caso lungo la pista ciclabile e si affiancavano a noi per fare un pezzo di strada insieme, per noi era un'occasione piacevole di dialogo e di conoscenza reciproca che li ha spinti in alcuni casi ad aprirsi a noi, confidandoci episodi davvero speciali delle loro vite. La relazione che si è creata a volte è andata oltre l'aspetto professionale e si è avvicinata più a un'amicizia.