Nella giornata di ieri, con la messa presieduta da Papa Francesco, si è conclusa la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù che ha riunito in questi giorni a Lisbona, in Portogallo, i giovani provenienti da tutto il mondo. Fra di essi, anche una delegazione della nostra diocesi. Sono stati giorni intensi, ricchi di fede, incontri, sguardi, strette di mano e fratellanza.
La forza della natura, ogni anno che passa, mette a dura prova la nostra terra. Lo hanno dimostrato, ancora una volta, le diverse emergenze a cui abbiamo assistito nel corso di quest'anno, segno di quanto le nostre città, le nostre strade e i nostri territori siano fragili di fronte a tale fenomeni.
E quanto questo accade in estate, a essere in pericolo sono sorpattutto i raccolti nei campi frutto del lavoro di agricoltori e mani esperte che con fatica, nel corso dei mesi, si preparano ad affrontare alcuni dei mesi più fecondi per il raccolto. Per coltivare la terra ci vuole pazienza, la stessa che occorre metterci quando si subiscono gravi danni. E quando questo succede, l’unica strada possibile è quella di rimboccarsi le maniche e ricominciare, più consapevoli di prima, che la terra è fragile e va sempre trattata con gentilezza.
Martedì scorso, a Roma, la Caritas Italiana ha presentato due importanti documenti che come voglio essere una finestra aperta sulla situazione odierna nel nostro paese: il Bilancio sociale 2022 e il Report statistico nazionale sulla povertà.
