L’accoglienza dei migranti in Bosnia e Erzegovina e l’impegno di Caritas
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Peter Van der Auweraert, coordinatore di IOM (Organizzazione Internazionali per i Migranti) per la Bosnia e Erzegovina descrive la situazione dei migranti in Bosnia e Erzegovina così: “Stiamo assistendo a una catastrofe umanitaria. Ci sono circa 8.000 migranti in tutto il paese: di questi, 5.000 sono accolti nei Centri di Transito e nei Campi, ma ce ne sono almeno 3.000 che dormono in edifici abbandonati, sistemazioni improvvisate, o all’addiaccio. Per tutte queste persone va trovata una soluzione immediata”.
Caritas è presente nella maggior parte delle strutture di accoglienza per i migranti in Bosnia e Erzegovina, tramite la rete della locale Caritas Bosnia e Erzegovina e delle proprie Caritas diocesane di Banja Luka, Mostar e Sarajevo, oltre che della organizzazione partner Ipsia-Acli. A seconda dei luoghi (aree di Bihac, Sarajevo e Tuzla) vengono offerti servizi e attività diverse:
- Attività psico-sociali, educative ed informative presso il Social Corner “Giovanni Paolo II” al campo Sedra, che accoglie famiglie con bambini e minori non accompagnati (ca. 1250 ospiti)
- Lavanderia sociale presso che fornisce la possibilità di lavare e asciugare i capi di 3000 migranti al mese
- Distribuzione di legna per il riscaldamento e di vestiti invernali a circa 900 migranti ospitati nel campo di Lipa
- Distribuzione di Food & Non-Food items: cibo, frutta fresca, bevande calde, kit-igienici, scarpe, abbigliamento – sia nei campi sia nei luoghi informali