L’impegno di Caritas Vittorio Veneto e dei volontari di fronte a nuove e vecchie povertà
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Il Covid-19 ha introdotto nel territorio diocesano una situazione assolutamente inedita, a tutti i livelli delle esperienze aggregative: famiglia, scuola, chiesa e società in genere.
Ma, soprattutto, questa nuova fase che sta vivendo il Paese ha fatto emergere realtà di povertà e di fragilità economica e culturale la cui esistenza era conosciuta solo in parte o non presa in sufficiente considerazione.
In questa situazione la Caritas diocesana, riconosciuta da molti come “istituzione” di supporto alla povertà, fa talvolta fatica ad intercettare quella fascia di famiglie - Banca d’Italia fa riferimento a circa il 50% delle famiglie italiane - che in questi mesi hanno visto ridurre notevolmente il proprio reddito, con una difficoltà ad affrontare mutui, rate, rette scolastiche.
Famiglie che, anche nel recente passato, erano abituate a portare alla Caritas i vestiti usati o un contributo per le adozioni a distanza, e ora vivono, pur con dignità e nel nascondimento, difficoltà a sbarcare il lunario e ad affrontare impegni assunti in tempi diversi, tempi migliori.