Dalla Ulss i numeri sugli assistiti a domicilio o in casa di riposo, da Uneba Veneto indicazioni sulle possibili conseguenze della nuova normativa regionale

Pastorale della Salute, la Diocesi al fianco degli anziani: al via una nuova ricerca sul territorio

convegno pastorale salute pubblicoVITTORIO VENETO, 17 febbraio - In duecento hanno riempito sabato 17 l'aula magna del Seminario a Vittorio Veneto per “Anziani: risorse, fragilità e attenzioni”, convegno organizzato dalla Pastorale della Salute della Diocesi di Vittorio Veneto.

Da questo convegno inizia un nuovo cammino di attenzione diocesana agli anziani. “Vorremmo iniziare – ha annunciato don Roberto Camilotti, responsabile della Pastorale della Salute - a partire da singolo Comune o da qualche unità pastorale, un nuovo lavoro di ricerca sugli anziani: chi sono, dove sono, chi si prende cura di loro. Una ricerca non solo sociologica, ma che metta al centro la persona. E poi realizzare un secondo convegno sul tema”.
In questa scelta di attenzione, la Diocesi ha trovato il sostegno della Ulss 2 Marca Trevigiana e di Uneba Veneto, espressione dei centri di servizi associati, che hanno contribuito come relatori dell'evento.

IL VESCOVO PIZZIOLO RIBADISCE IL NO ALLA CULTURA DELLO SCARTO
“Gli anziani – ha detto il vescovo di Vittorio Veneto mons.Corrado Pizziolo - rischiano di essere tra le prime e più numerose vittime di una cultura dello scarto, di cui fa parte anche l'idea che la soluzione della vecchiaia sia l'autodeterminazione e l'interruzione della vita. (…) Né eutanasia, né accanimento terapeutico: questo convegno e i successivi vorrebbero condividere esperienze di cura dell'anziano che evitino queste due derive”.

 


paola paludetti ulss 2QUANTI ANZIANI IN CASA DI RIPOSO? QUAL E' IL COMUNE MENO “ANZIANO” DELL'ULSS 7?
Paola Paludetti (nella foto), direttore del distretto sanitario di Pieve di Soligo della Ulss 2, ha presentato una preziosa selezione di dati sulla presenza di anziani (intesi come persone con più di 65 anni) nell'ex Ulss 7, cioè la Sinistra Piave trevigiana.
A luglio 2017, gli anziani, sono 50.154 su una popolazione di 215.413, quindi il 23%.
A Vittorio Veneto ci sono circa 240 anziani ogni 100 giovani: è il comune con il più alto indice di invecchiamento. Seguono Tarzo, Conegliano e San Pietro di Feletto. L'indice si dimezza a Santa Lucia, il comune più “giovane”: a seguire Mareno, Vazzola Moriago.

Nei 14 centri di servizio per anziani ci sono 1510 posti letto per non autosufficienti (cresciuti del 5% negli ultimi due anni) e 271 posti letto per autosufficienti (calati del 15% negli ultimi due anni). Di questi, 10 sono i posti in nucleo Alzheimer, 10 per persone in stato vegetativo permanente, 67 per religiosi non autosufficienti. Ad usufruire delle strutture per anziani nel 2017 sono stati 1414 donne e 444 uomini. L'assistenza domiciliare ha seguito invece 7969 persone, di cui l'82% supera i 75 anni.
Vai alle slide di Paludetti con tutti i dati sulla presenza degli anziani in Sinistra Piave e in Veneto

TESTIMONIANZE VIDEO DA CASA FENZI E VILLA BIANCA
Ma come vivono gli anziani nei centri di servizio? E come opera chi vi lavora? Hanno portato risposte le video testimonianze proposte al convegno, raccolte da La Tenda Tv a Casa Fenzi di Conegliano, con gli ospiti Vanda Brunello e Renato Sartor, il direttore Giovanni Sallemi e l'oss Giusy Pati; e a Villa Bianca di Tarzo, con l'ospite Gina Mel e il direttore Stefano Drioli e l'educatore Franco Canal.

facci francesco uneba venetoLA REGIONE CAMBIA LE REGOLE: COSA CAMBIA PER GLI ANZIANI E LA LORO FAMIGLIA?
Francesco Facci (nella foto), presidente di Uneba Veneto, ha portato la voce delle strutture non profit per anziani di ispirazione cattolica, e la prospettiva delle famiglie che vi si affidano.
Ha anzitutto cercato di delineare alcuni dei principi di un'assistenza agli anziani fatta “con il profumo della carità”-. “L’appropriatezza di una attività sanitaria – ha detto ad esempio Facci - deve essere bilanciata dal valore della persona (dignità): la malattia non esiste, esiste invece la persona malata”.
Ha poi posto l'attenzione sulle novità della politica regionale. “La recente delibera regionale 1438 sugli schemi di accordo contrattuale– ha spiegato Facci - introduce il concetto di 'giornate convenzionabili' fissate dalla Regione per ciascun ente. Ma così il rischio è che se io anziano desidero essere accolto in una struttura, ma questa ha terminato le giornate cosa posso fare? Rinunciare? Pagare la retta intera senza il contributo regionale, che è attorno ai 50 euro al giorno?
Ci preoccupa anche il concetto, nella dgr 1438, di tariffa, cioè una retta stabilita dalla Regione. Ma se la Regione fissa standard strutturali, standard di personale, giornate convenzionabili, quote, tariffe, che margini d'azione restano per la struttura? Che stimolo ha l'ente a investire per migliorare la qualità?
Con la Regione su questi temi ora è stato aperto un percorso di dialogo, a cui noi di Uneba Veneto partecipiamo e guardiamo con fiducia”.

Vai alle slide della relazione di Facci

MINISTRI DELL'EUCARISTIA, “UNA PRESENZA GRANDIOSA”
Particolarmente invitati al convegno, e presenti in buon numero, i ministri straordinari dell'Eucaristia che operano nella Diocesi di Vittorio Veneto.
“Contiamo molto – ha detto don Roberto Camilotti - sui ministri straordinari dell'Eucaristia, che nella nostra diocesi sono una presenza grandiosa, e che come nessuno sono presenti sul territorio. Sono un dono per gli anziani ammalati, che non possono raggiungere più le comunità, ma sono anche il dono alla comunità degli spezzoni di vita e delle intuizioni delle persone assistite”.

Ad aprire il convegno era stato l'intervento musicale di Roberto Padoin, organista del Duomo di Serravalle.

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